«Cara Unione,

Oggi è il 25 Aprile, una giornata che temevo passasse un po’ in silenzio.

Invece con mia fortuna mi sono dovuta ricredere perché anche a Cagliari, come in tante altre città, migliaia di persone sono scese in piazza. Non sono giovanissima e ho preso parte solo alla partenza del corteo, però ho voluto portare i miei due nipoti che hanno 10 e 15 anni.

Non ero ancora nata quando c’è stata la Liberazione, quindi l’ho sentita raccontare dai miei genitori e dai miei nonni che all’epoca erano nel Lazio. Mi ricordo le loro parole e le loro lacrime, nella mia mente quella parola, “liberazione”, è diventata parente di “libertà”. Di pensiero, di culto, di ogni aspetto della vita.

Ai miei nipoti non pretendo di insegnare nulla, forse questa giornata per loro resta un’occasione per non andare a scuola, ma la gioia nel vedere così tante persone di ogni età al corteo è grande e la volevo condividere.

Spero, per tutti, che sia un 25 Aprile fatto di unione di intenti e di pensieri per tutti gli italiani.

Grazie».

Mimma, una nonna

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