Prima erano 14 ogni cinque anni. Ora oscillano tra 7 e 9. Si sono quasi dimezzati i milioni di euro di indennizzi che il ministero delle Finanze, per conto della Difesa, versa alla Regione che deve distribuirli tra i Comuni "oberati" dalla presenza delle servitù militari.

Soldi erogati – di regola in ritardo – per il "disturbo" e ritenuti corretti dalle Forze armate secondo un algoritmo che tiene conto anche delle buste paga distribuite sul territorio, aumentate negli ultimi tempi.

E se sui beni militari la dismissione è ancora un'incompiuta, traditi, dunque, gli accordi Stato-Regione con l’ennesima beffa per i Comuni che ospitano i poligoni. Da Villaputzu a Teulada, protestano i sindaci: quei soldi devono aumentare.

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