Al termine del secondo mandato si chiude il rapporto talvolta conflittuale del sindaco di Sassari, Gianvittorio Campus, con la Festa della Liberazione. Stamattina a Palazzo Ducale, nella cerimonia di commemorazione del 25 aprile, il primo cittadino ha ricordato davanti ai tanti presenti, tra cui la prefetta Maria Grazia La Fauci e la delegazione dell’Anpi, che si tratta «di una ricorrenza che è per tutti la celebrazione della Libertà. Libertà come dono che è arrivato a noi oggi attraverso il sacrificio di migliaia di militari e di civili: cattolici, comunisti, monarchici, ebrei che hanno combattuto e sono morti per conquistarla, accomunati nella lotta di liberazione dall’occupazione tedesca e dalla dittatura fascista. Morti che dobbiamo onorare perché è dal loro sacrificio che è nata la nostra democrazia».

Campus che, nel 2001, al tempo del suo primo mandato, tenne chiuso il Comune proprio nel giorno della Liberazione, ora vede le cose in un altro modo. «Per troppi anni il 25 aprile è stato motivo di divisioni, di strumentalizzazioni di parte. Anche io in passato ho ceduto alla strumentalizzazione, sbagliando clamorosamente, ma, dopo anni, i tempi sono certamente maturi perché si possa uscire dal confronto di parte, tra vincitori e vinti, ormai affidato alla storia, per sentirsi indistintamente vincitori di libertà e democrazia». Come ogni anno si sono tenuti gli onori ai Caduti nel cortile di Palazzo Ducale.

© Riproduzione riservata