Il weekend della Serie A2 Femminile di basket ha dipinto scenari opposti per le squadre sarde. Da un lato, la Nuova Icom Selargius ha colto un successo fondamentale tra le mura amiche, rilanciando le proprie ambizioni playoff e toccando quota 20 punti in classifica. Dall'altro, la Sardegna Marmi Cagliari ha accarezzato la vittoria sul campo di Salerno, salvo poi arrendersi nei minuti finali: un'altra sconfitta, la quarta consecutiva, ma con segnali incoraggianti rispetto alle ultime uscite.

A Selargius, la partita è stata più complicata di quanto suggerisca l’80-63 finale. Le giallonere hanno dominato il primo quarto, ma hanno subito il ritorno delle lombarde sia nel secondo che nel terzo periodo, trovandosi addirittura in svantaggio per la prima volta sul 46-45. La reazione decisiva è arrivata nei dieci minuti finali, quando la squadra di coach Maslarinos ha trovato ritmo e precisione. «Abbiamo trovato una bella reazione in una partita difficile contro una squadra che nelle ultime settimane aveva fatto bene», ha commentato l’assistant coach Nicola Massa. «Abbiamo faticato per 30 minuti, poi qualche episodio favorevole ci ha dato la spinta per un finale in crescendo. Sottolineo i grandi canestri del nostro capitano Ceccarelli, che ha trovato soluzioni decisive per girare l’inerzia del match».

A confermare le difficoltà affrontate da Selargius è anche Francesca Mura: «Abbiamo provato a dare tutto ciò che potevamo. I primi 30 minuti sono stati faticosi contro una squadra giovane e che corre tanto. Non è stato semplice tenere il ritmo. Poi ci siamo gasate e abbiamo trovato la via d’uscita per vincere».

Dall’altra parte, la Virtus Cagliari mastica amaro per una sconfitta arrivata nel finale, nonostante una partita giocata con grande intensità. Le cagliaritane, infatti, hanno condotto per larghi tratti e hanno dominato a rimbalzo (41-26), ma hanno pagato a caro prezzo il parziale subito nel primo quarto e le troppe palle perse (25 in totale). L’assistant coach Fabrizio Zirone analizza così la prestazione: «Sicuramente abbiamo pagato a caro prezzo il parziale subito nel primo quarto, segno che non abbiamo iniziato la partita come avremmo voluto. Poi, ovviamente, questi parziali negativi richiedono uno sforzo extra per rientrare, rischiando che alla fine il carburante venga a mancare. Paghiamo soprattutto le 25 palle perse. Questo è un dato che va assolutamente limato».

Nonostante il rammarico, la squadra guarda avanti con fiducia: «Purtroppo quando perdi di due significa che gli attimi di buio sono stati superiori agli attimi di luce. Non possiamo fare altro che tenerci i momenti positivi per preparare la prossima partita e il finale di campionato. C’è comunque la voglia di non mollare, la reazione, ma anche l’attaccamento al gruppo e la grinta per fare meglio. Dobbiamo farne tesoro per riuscire a chiudere la stagione nel migliore dei modi». Due stati d’animo differenti, dunque, per le due squadre sarde, ma un obiettivo comune: chiudere la stagione in crescendo.

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