La piccola Giulia sbranata dal pitbull, tutti i punti oscuri del caso. E spunta un’altra ipotesi
L’appartamento ripulito prima del secondo sopralluogo della Scientifica, le due versioni del papà indagato, i due cani in casaLa casa sotto sequestro, le riquadro i genitori della piccola Giulia (Ansa)
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Ci sono ancora diversi punti oscuri nella storia della piccola Giulia, aggredita dal pitbull di famiglia ad Acerra nella notte tra sabato e domenica, mentre dormiva sul lettone dei genitori.
Partiamo dall’appartamento: la scena del crimine sarebbe stata ripulita, forse dai familiari, dalle tracce di sangue presenti sul pavimento della camera da letto. Lo riferisce Luigi Montano, il legale di Vincenzo Loffredo, padre della piccola indagato per omicidio colposo. Ieri l’avvocato ha presenziato al secondo sopralluogo della polizia scientifica, e il sangue non c’era. I primi rilievi erano stati effettuati subito dopo il decesso e l’appartamento era sotto sequestro: «Non so chi sia stato - ha detto l'avvocato Montano - il mio assistito era in commissariato per l'interrogatorio, dove è rimasto fino alle 7 del mattino. Nell'appartamento sono andati la mamma della piccola, ed altri familiari. Era stato fatto un primo sopralluogo della scientifica e la mamma di Loffredo è svenuta proprio a causa della vista del sangue. Loro hanno riferito al mio assistito che non c'erano sigilli quando sono entrati».
Poi ci sono le incongruenze nei racconti dell’indagato, che in ospedale aveva inizialmente riferito di un’aggressione in strada da parte di un cane randagio. Poi, davanti agli agenti di Polizia, ha detto che a sbranare la figlia è stato il suo pitbull Tyson, privo di microchip, mentre lui dormiva accanto alla bambina.
Ancora, i due cani in casa. Oltre al pitbull nell’abitazione c’era anche una meticcia regolarmente registrata. Se su Tyson non sono state trovate tracce ematiche (ma il pitbull potrebbe aver bevuto e cancellato le macchie visibili a occhio nudo), tracce di sangue sono state invece rinvenute sulla meticcia.
E poi il padre, era davvero in casa? Al vaglio degli inquirenti le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona per fugare ogni dubbio sulla presenza di Loffredo, 24 anni.
Tanti punti oscuri dunque, che fanno emergere un’altra ipotesi investigativa. Ovvero che la piccola Giulia sia caduta dal lettone e solo dopo l’animale (o gli animali) abbia infierito su di lei.
In ogni caso per fare chiarezza si attendono i risultati dell’autopsia, il fatto che Giulia sia arrivata viva in ospedale smentirebbe l’indiscrezione iniziale secondo cui avrebbe subito la rottura dell’osso del collo. Altri esami attesi, l’analisi delle feci dei due cani, i cui esiti saranno disponibili solo tra una decina di giorni. I due animali sono in custodia in un canile di Frattamaggiore, nei prossimi giorni saranno visitati da un comportamentalista. A quanto si apprende il pitbull non ha mostrato segni di aggressività.
Ieri in un Duomo blindato si sono tenuti i funerali della piccola Giulia, accesso consentito solo ai parenti stretti.
(Unioneonline/L)