Crollo Ponte Morandi, Castellucci: «Mi sento responsabile ma non colpevole»
Nel processo per la tragedia parla l’ex ad di Autostrade per l’Italia, la società che gestiva il viadottoCastellucci in aula (Ansa)
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Mi sento tuttora responsabile ma non colpevole. Responsabile su quella che era la gestione del ponte e in quanto custode del bene questa responsabilità me la sento».
Lo ha detto Giovanni Castellucci, ex amministratore delegato di Aspi, nelle dichiarazioni spontanee al processo per il crollo del Ponte Morandi a Genova, il 14 agosto 2018, e per la morte di 43 persone.
«Questa tragedia mi ha colpito nel profondo, sono stato consapevole della sua dimensione per le vite spezzate, per l'assurdità della morte, spazzate su un viadotto in una mattina di agosto», ha aggiunto Castellucci. «Penso che questa tragedia abbia afflitto non solo Genova ma tutta 'Italia e chi ha il senso della comunità».
Ancora: «Ero ad della società che ha gestito il ponte, questo peso lo sento ancora adesso. Sono stato tra i primi ad arrivare, ho cercato di aiutare nei comitati di crisi. Mi sono messo a disposizione del presidente della Regione ma con ammirazione verso chi gestiva la crisi, verso chi salvava vite, chi stava scavando. E ho sentito la frustrazione di non potere essere utile se non accelerando quello che potevo fare, come la strada del Papa (strada a mare, ndr) e ho fatto nei mesi successivi tutto quello che era utile per alleviare pene di chi soffriva e tutto ciò non è bastato».
«Per tutti questi anni – ha aggiunto Castellucci – ho cercato di essere silente perché ho pensato che la verità dovesse uscire in maniera piena e libera. Per altro su un ponte che io conoscevo solo di sfuggita. Oggi sono qui per dire tutto ciò che so e che ho fatto per dare il mio piccolo contributo alla verità».
L’ex ad di Aspi ricorda: «Ho chiesto che tutte le vittime fossero rimborsate, ho devoluto il mio bonus a favore delle vittime, per supportare gli studi dei figli. Non mi sono mai sottratto ai confronti con i parenti delle vittime, e le vittime non sono solo i morti. Ho cercato di fare quello che potevo ma questo diventa nulla in confronto all'enormità della tragedia e ne sono consapevole».
Castellucci ha respinto le accuse di aver risparmiato sulle manutenzioni per garantire maggiori dividendi: «I costi per le manutenzioni non sono mai calati. È stato presentato un grafico con il calo delle manutenzioni, ma vi assicuro che essere accusato di aver tagliato le manutenzioni per dare più dividendi non lo posso accettare. Il dividendo del 2017 - ha spiegato l'ex top manager - era dovuto a un fatto straordinario, in quell'anno si decise un riassetto organizzativo, un asset veniva passato da Autostrade ad Atlantia».
(Unioneonline)