Si ripropone anche quest’anno nel Coros il tour del film "Inverti" (sequel di “Mamme Fuori Mercato”), scritto e diretto dalla regista nuorese PjGambioli, produzione JanasAps. La terza stagione del Tour, strutturata in modalità Film & Meeting, rappresenta un'opportunità unica per l'interazione e la riflessione sul tema del lavoro al femminile. Si configura come un coinvolgente calendario itinerante di proiezioni e talk, miranti ad esplorare il profondo impatto del post-pandemia su diversi aspetti cruciali della vita quotidiana.

Ad intervenire nei diversi appuntamenti, uomini e donne che dialogheranno col pubblico e affronteranno temi di rilevanza sociale quali “Il lavoro delle donne, la salute psicofisica di bambini ed adolescenti e la controversa situazione delle caregivers". Se con il primo film “Mamme Fuori Mercato”, la regista PjGambioli racconta il tema della discriminazione delle donne, nello specifico delle madri, che faticano a collocarsi e a crescere nel mondo del lavoro, con il sequel "Inverti", si affronta in modo incisivo e trasversale la complessa evoluzione del lavoro femminile durante l'emergenza pandemica.

«Questa è un'occasione imperdibile per esplorare grazie al cinema quelle sfide ed opportunità che emergono dalla fase post-pandemica - ha raccontato la regista PjGambioli – promuovendo un dialogo costruttivo e stimolante tra le pubbliche amministrazioni, le testimonianze del Talk ed il pubblico presente in sala».

Il Progetto itinerante è sostenuto da una pluralità di partners in tutta la Sardegna: per quanto riguarda il territorio del Coros, il tour, voluto fortemente dall’Unione dei Comuni del Coros, quest’anno toccherà le amministrazioni di Tissi, Muros, Usini e Florinas. «Anche quest’anno - ha ribadito il presidente dell’Unione Cristian Budroni -  abbiamo voluto riproporre questo tema in chiave cinematografica, per continuare a riflettere sulle difficoltà che le donne affrontano nel mondo del lavoro. Bisogna ancora lavorare tanto sulle pari opportunità e garantire quegli strumenti che permetteranno di gestire la genitorialità senza limitare in alcun modo la stabilità lavorativa e la crescita professionale delle donne». 

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