"Tilipirche" (cavallette in lingua sarda), del cagliaritano Francesco Piras, è nella cinquina finalista ai Nastri d'Argento per il miglior corto di finzione.

Girato a Noragugume (Nuoro), il cortometraggio è recitato in sardo.

Il regista mette l'accento sulla forza della natura e il coraggio dell'uomo. Nel paesino nel cuore della Sardegna, durante una terribile invasione di cavallette che divora ogni cosa, un allevatore – interpretato dall’attore e fotografo Giuseppe Ungari – deve affrontare il passaggio di testimone, da padre a figlio, per la gestione dell'ovile.

«Siamo orgogliosi di vedere un film sardo tra i finalisti selezionati per l'assegnazione del più antico premio cinematografico italiano istituito nel lontano 1946 - sottolinea Bruno Mossa, presidente dell'associazione cinematografica Visioni da Ichnussa - essere tra i magnifici cinque costituisce un ulteriore riconoscimento del talento di Francesco Piras. I suoi corti 'Il nostro concerto' e 'Mammarranca' gli sono valsi numerosi riconoscimenti tra cui la nomination ai David di Donatello e la selezione ai Nastri d'Argento. Entrambi sono risultati vincitori nelle edizioni precedenti della rassegna Visioni Sarde. Con "Tilipirche" Piras si è aggiudicato il primo premio al festival 'Visioni Italiane', il premio Confartigianato al Corto Dorico Film Fest, miglior corto assoluto e premio Young Freccia rossa a Cortinametraggio».

La consegna dei premi avverrà il 6 maggio alle 17 a Roma, al Cinema Caravaggio.

"Tilipirche" è in gara con "Coupon. Il film della felicità" di Agostino Ferrente, "De l'amour perdu" di Lorenzo Quagliozzi, "Dive" di Aldo Iuliano e "Il compleanno" di Enrico di Francesco Sossai.

Sono oltre 230 i corti visionati dal direttivo nazionale dei giornalisti cinematografici, Sngci, presieduto da Laura Delli Colli.

(Unioneonline)

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