«Michele Cossa e Maddalena Calia sono i candidati di tutta la Sardegna alle Europee». Si è conclusa così la presentazione del ticket per le Europee che oggi a Cagliari ha riunito i maggiorenti di  Riformatori e Forza Italia. Cossa è la quota liberal democratica della nuova alleanza tra moderati, Calia quella azzurra.

È stato il coordinatore regionale dei berlusconiani, il deputato Pietro Pittalis, ad aprire l’incontro con la stampa. Un’ora piena di interventi e riflessioni su cui ha messo il punto finale uno dei dirigenti dei Riformatori, Pierpaolo Vargiu, che in vista del voto di inizio giugno ha chiamato alla «mobilitazione tutti i sardi sulla candidatura di Cossa e Calia, non espressione di una parte – ha detto – ma di tutta la Sardegna».

Pittalis ha spiegato che l’accordo tra moderati «nasce nel popolarismo europeo, la nostra casa comune, la nostra dimora. Forza Italia e Riformatori non mettono insieme due simboli, ma trent’anni di storie politiche condivise». Un concetto ribadito anche da Aldo Salaris, il numero uno dei liberal democratici nell’Isola: «Oggi comincia un viaggio tra due partiti che europeisti, cattolici, democratici e liberali».

Calia, che a Strasburgo si è già seduta per un anno, dal 2008 al 2009 dopo le dimissioni di un eurodeputato siciliano, ha parlato «dell’importanza dei nostri valori, su cui poggia da ottant’anni la pace in Europa». Cossa, invece, è partito dalla «sfida comune dell'insularità, un principio che nel 2022 siamo riusciti a inserire in Costituzione, ma adesso la battaglia va portata in Europa dopo la risoluzione del 2016 su cui lavorò l’allora europarlamentare azzurro, Salvatore Cicu».

Ugo Cappellacci, che di recente è stato nominato presidente del nuovo Dipartimento per l’insularità alla Camera, ha parlato di «rivoluzione gentile» per sintetizzare l’accordo tra moderati. Massimo Fantola, il padre dei liberal democratici sardi, ha detto che «il nuovo orizzonte della politica regionale deve essere la grande casa tra liberal democratici, moderati  sardi e riformatori».  Ada Lai, coordinatrice di Azzurro donna, il movimento femminile di Forza Italia di cui Calia è la vice, ha sottolineato «la necessità di lavorare per l’inclusione, fa bene anche al Pil». 

Alle precedenti elezioni del 2019 la Sardegna, che fa collegio insieme alla Sicilia, non è riuscita ad eleggere propri rappresentanti. «Vero che la sfida è difficile – hanno concluso Cossa e Calia -, ma la nostra Isola deve tornare ad avere una voce in Europa».

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