Dopo la sconfitta di misura a Salerno, la Sardegna Marmi Cagliari torna al PalaRestivo per affrontare la Use Rosa Scotti Empoli, fresca vincitrice della Coppa Italia di categoria, nella decima giornata di ritorno della Serie A2 femminile di basket. La squadra di Fabrizio Staico punta a ritrovare la vittoria casalinga, che manca dal successo contro Selargius dello scorso dicembre.

«Ci mettiamo alle spalle il passato cercando di capitalizzare le cose positive che si sono viste in campo e pensiamo alla prossima sfida che ci attende», ha dichiarato l'assistant coach Inconi. Contro Salerno, la Virtus ha mostrato segnali incoraggianti, pur pagando a caro prezzo errori ai liberi e qualche palla persa di troppo. La squadra, però, è pronta a ripartire.

Empoli si presenta in Sardegna con l'obiettivo di consolidare la sua posizione in zona playoff. Reduce da tre vittorie casalinghe nelle ultime cinque gare, la squadra toscana ha però faticato in trasferta, con due sconfitte sui campi di Broni e Moncalieri. Coach Alessio Cioni può contare su una formazione solida, con Liga Vente (320 punti e 216 rimbalzi stagionali) come principale riferimento offensivo, affiancata da Silvia Colognesi e Angelica Castellani.

Dal punto di vista statistico, Empoli ha percentuali di tiro superiori alla Virtus (44% da due contro il 36% cagliaritano), ma le sarde sono più precise dalla lunetta (67% contro 64%). Il gap più evidente è a rimbalzo: 932 quelli catturati dalle toscane in 22 gare, contro i 749 della Sardegna Marmi.

«Non direi che la squadra ha perso mordente», sottolinea Inconi, «a Salerno abbiamo lottato fino all’ultimo possesso, arrivando a giocarci il tiro del pareggio o della vittoria. Ripartiamo da qui, con l’obiettivo di ridurre gli errori e continuare a crescere».

Con quattro partite ancora da giocare nella prima fase – Empoli, La Spezia, Selargius e Valdarno – la Virtus sa di dover dare il massimo in ogni gara. «Non possiamo fare calcoli», conclude il tecnico, «ci attende un finale di stagione impegnativo, ma il gruppo lavora bene e siamo fiduciosi di poterci giocare le nostre carte fino in fondo».

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