La promozione del golf e quella del territorio. È il motivo che ispira (da quattro anni) il Golf links Invitational, la cui edizione 2025, con qualche interessante novità, è stata presentata stamattina all’assessorato Regionale al Turismo che la patrocina gratuitamente.

La manifestazione del 26 e 27 aprile, che fonde golf tradizionale e un meno ortodossa versione da spiaggia (ma con la “benedizione” della Federgolf) stuzzica l’interesse dell’assessore al Turismo, reduce dal Travel Agent Forum di Las Vegas: “Dovunque andiamo ci chiedono se in Sardegna ci sono campi da golf. Credo che i tempi siano maturi per ripensare alla creazione di nuovi campi, senza che questo comporti la costruzione di nuovi resort o centri commerciali ma sfruttando i posti letto già esistenti. E nuovi sistemi di piantumazione che richiedono meno acqua”. Un pensiero condiviso dal delegato Fig, Stefano Arrica: “La Sardegna ha bisogno di campi, di un sistema-golf che permetta a un turista di venire e giocare su due o tre green diversi nell’arco di una settimana. Magari campi vicini agli aeroporti, come Alghero che non ne ha”. Un sistema che allarga la stagione (“Il golf si gioca con freddo, pioggia e vento, da ottobre ad aprile”) per la soddisfazione di comuni come San Teodoro, che puntano forte sugli eventi sportivi.

Il Golfo Links Invitational, ideato dal maestro internazionale Roberto Pompei, si gioca in due giornate e tre momenti: i più particolari sono quelli sulla spiaggia della Cinta, a San Teodoro (nelle mattine di sabato e domenica, quando ci sarà il divieto di accesso ai bagnanti, ma non al pubblico). Sabato pomeriggio si giocano invece 9 buche nel campo del Botanic Golf Sacuba (tra Olbia e Loiri).

Una sessantina i golfisti presenti (ma le richieste di partecipazione sono ancora possibili), con Gianfranco Zola presente per la quarta volta.

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