Strage in discoteca ad Ancona, i legali del minore: "Quella sera non era nel locale"
Secondo la difesa, il 17enne è "completamente estraneo ai fatti"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il 17enne sospettato di aver utilizzato lo spray urticante nella discoteca Lanterna azzurra di Corinaldo (Ancona) - dove nella notte tra il 7 e l'8 dicembre morirono sei persone, cinque minorenni e una donna di 39 anni - è "completamente estraneo ai fatti" perché quella sera "non era presente" nel locale.
Questa la tesi difensiva dei legali del ragazzo.
L'adolescente, indagato a piede libero per omicidio preterintenzionale e lesioni dolose e colpose, era stato riconosciuto da alcuni testimoni.
Una versione che sarebbe stata confermata anche la nonna del 17enne.
Secondo gli avvocati, il minore avrebbe passato la serata in un residence di Senigallia, dove le forze dell'ordine lo trovarono la mattina successiva alla tragedia in compagnia di due adulti e in possesso di 200 grammi di eroina e cocaina.
Il 17enne "è sempre stato sereno", ha sottolineato uno degli avvocati, "certo della sua estraneità alla tragedia, si è mostrato immediatamente collaborativo con la Procura, ricostruendo minuto dopo minuto tutta la serata del 7 e la notte dell'8 dicembre, fornendo moltissimi dettagli per potere riscontrare i fatti rappresentati".
(Unioneonline/F)