Reazione pepata di Sardegna al centro 20venti a Sassari contro Christian Luisi, che ha lasciato ieri il partito per aderire ad Alleanza Verdi Sinistra e passare nello schieramento di maggioranza in Comune. Parla di “tradimento” e di negazione del voto popolare Giuseppe Testaverde, coordinatore cittadino della sezione di Sassari, autore di un comunicato in cui critica con durezza l’ex sodale della creatura politica di Antonello Peru e Stefano Tunis.

«Non avendo il coraggio», scrive Testaverde, «di assumersi la responsabilità del proprio voltafaccia e rimettere il mandato alla forza politica che gli ha consentito l’elezione, il consigliere in questione si giustifica con argomentazioni inconsistenti, rivendicando la proprietà di 600 voti come se fossero un pacchetto di azioni o un capitale politico privato da scongelato a piacimento e non il frutto di un progetto politico condiviso». Le affermazioni di Luisi per Testaverde sono un’offesa «all’intelligenza degli elettori» e poi spiega perché: «Per eleggere un consigliere nello schieramento sconfitto necessitava di circa 1.900 voti di lista, non certo 600. La nostra lista, Sardegna al Centro, ha raccolto 4.000 voti complessivi, permettendo l'elezione di due consiglieri. Se bastassero 600 voti per un seggio, come sostiene il consigliere transfuga, avremmo dovuto eleggerne quasi sette».

Ma la questione non è solo matematica per il coordinatore cittadino. «Chi usa la politica come strumento per soddisfare ambizioni personali, barattando la fiducia degli elettori e della forza politica che ti ha permesso l’elezione, per tornaconto privato, non solo tradisce il mandato ricevuto, ma alimenta quel pericoloso distacco tra cittadini e istituzioni». Infine il proposito futuro: «Sardegna al Centro 20venti continuerà a battersi per un impegno politico basato sulla coerenza, sulla responsabilità e sul rispetto della volontà popolare», conclude Testaverde.

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