Con l’obiettivo di tenere alta l’attenzione sul problema idrico che investe in particolare la Nurra, il presidente Anbi Sardegna, Gavino Zirattu invita a tenere accesi i riflettori sulle criticità che riguardano la gestione risorsa acqua. Mentre è allarme rosso per le campagne sarde ancora all’asciutto e la politica regionale cerca di fronteggiare la grande sete, dovendo scegliere quali colture sacrificare e quali salvare, il Consorzio di bonifica e irrigazione della Nurra, la zona più colpita dall’emergenza idrica, accende un faro sul suo principale impianto idraulico, la vasca di Monte Baranta.

La notte del 18 marzo l’impianto da cui si dirama la condotta irrigua più importante del nord ovest della Sardegna, sarà illuminato di tricolore. Un segno, una iniziativa simbolica, coordinata dall’Anbi nazionale che, anticipa così, di qualche giorno, la Giornata mondiale dell’acqua del 22 marzo.

«Ci uniamo volentieri all’iniziativa per tenere accesi i riflettori sui problemi che riguardano l’utilizzo e la gestione della risorsa idrica», commenta Zirattu. «I cambiamenti climatici purtroppo stanno creando enormi disagi tra crisi idriche e alluvioni. Vogliamo essere messi nelle condizioni di poter fronteggiare l’emergenza».

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