Primo intervento di chirurgia pediatrica robotica nell'Aou di Sassari.

È stato usato il robot Da Vinci multiport per l'operazione realizzata su un bambino di quasi otto anni e conclusasi con successo.

L'intervento ha corretto un difetto bilaterale della parete addominale del piccolo paziente il quale, grazie all’approccio mininvasivo, è stato dimesso nella stessa giornata senza alcuna complicanza. «Questo intervento – afferma il direttore della Chirurgia pediatrica e neonatale, professor Francesco Saverio Camoglio – segna un importante passo avanti per la chirurgia pediatrica della nostra Azienda, e offre ai piccoli pazienti la possibilità di un recupero rapido e sicuro».

L’intervento rappresenta l'apice di un percorso formativo della durata di circa quattro mesi grazie a cui Il team chirurgico sassarese ha appreso competenze attraverso l’uso del simulatore robotico in sede e la frequenza di centri nazionali di eccellenza, come l’Università Federico II di Napoli e il Training Center di Torino, specifici per la robotica pediatrica. 

«Con l'arrivo del nuovo direttore della Chirurgia pediatrica ad agosto, in otto mesi siamo stati in grado di dare nuovo slancio all'attività chirurgica dedicata ai bambini – aggiunge il direttore generale dell'Aou di Sassari, Antonio Lorenzo Spano –. Adesso, l’utilizzo della robotica in pediatria, primo caso in Sardegna, rappresenta un ulteriore passo in avanti nella specializzazione dei nostri chirurghi e migliora significativamente l’offerta assistenziale per l’intera popolazione, in linea con la nostra mission aziendale. Che ci vede impegnati nell'assicurare i più elevati livelli di salute possibili, mettendo il paziente al centro del percorso di cura e dei servizi offerti».

Il Da Vinci multiport, al momento usato dall'Azienda ospedaliero universitaria di Sassari, è  un'opzione efficace per diverse patologie pediatriche, in particolare quelle che coinvolgono l'apparato urogenitale, il sistema gastrointestinale e la parete addominale. Con la visione tridimensionale e la mobilità avanzata degli strumenti robotici, il chirurgo può intervenire con una precisione superiore rispetto alla laparoscopia tradizionale, ottimizzando la qualità dell'intervento e riducendo i tempi di recupero. Ma il suo utilizzo non è applicabile a tutti i piccoli pazienti.

«Il robot può essere impiegato in pazienti sopra i due anni - spiega Camoglio - per determinate patologie e in porzioni di campo operatorio in cui risulta difficile l'intervento classico in laparoscopia. È importante dirlo, perché in campo pediatrico il robot ancora non sostituisce interamente la chirurgia mininvasiva laparoscopica».

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