«I sardi sono uniti contro la speculazione e lo dimostreranno con i fatti». Ieri sera a Genoni centinaia di persone hanno sfidato il caldo soffocante per partecipare all'assemblea pubblica sulla transizione energetica declinata con centinaia di progetti speculativi – eolici, fotovoltaici e agrivoltaici – piovuti su ogni angolo della Sardegna.

«Abbiamo bisogno di informare i cittadini della situazione. Nel nostro paese vogliono costruire una sottostazione elettrica», ha spiegato il sindaco Gianluca Serra, che – se realizzata – «occuperà otto ettari di terreno dall'uscita del paese, in direzione di Nuragus. Uno scempio in un'area che ha tutt'altra vocazione. È solo un esempio di quello che potrebbe accadere. Solo su Sarcidano e dintorni pendono progetti per produrre 3,2 gigawatt, vale a dire la metà della quota prevista per l'intera Isola».

Luigi Pisci, coordinatore del comitato Sarcidano: «Molto tempo fa ci siamo messi a studiare le carte dei progetti. Allora eravamo pochi, il momento difficilissimo. Pian piano il problema è stato percepito da tutti, è stato un percorso graduale. C'è una grande partecipazione, a tutti i livelli. Quindi raccogliamo le firme e andiamo avanti con la legge di Pratobello».

Ad ascoltare gli interventi tanti cittadini arrivati da varie zone della Sardegna.

Sonia Gioia

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