Battaglia per l’eredità del banchiere Miani, i figli: «La nuova moglie sarda lo ha manipolato»
Controversia internazionale sui beni del finanziere monegasco. Congelate le proprietà in Costa SmeraldaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Thriller giudiziario internazionale per l’eredità contesa del banchiere monegasco di origini italiane Adalberto Miani.
La complessa controversia, civile e penale, è in corso a Olbia, in Svizzera e a Montecarlo. Miani è deceduto alla fine del 2024 e ha nominato come unica erede la moglie, una commerciante e imprenditrice di Siniscola che opera tra San Teodoro e Budoni.
La donna (del 1972) aveva sposato Miani il 7 dicembre del 2022 a Olbia, con un matrimonio civile. A lei è andato un cospicuo patrimonio, con immobili a Montecarlo, Milano, Olbia e Porto Cervo. I figli del banchiere (che all’epoca del matrimonio aveva 86 anni) hanno scatenato una offensiva legale, considerano le nozze del loro padre e il testamento (depositato presso uno studio notarile monegasco) il risultato della circonvenzione e della manipolazione dell’anziano finanziere.
In una denuncia depositata negli uffici della Procura di Tempio, i legali dei figli del banchiere (gli avvocati Marco Petitta, Gildo Ursini e Marzia Ghigliazza) parlano di una operazione durata mesi per isolare la presunta vittima e condizionarne le decisioni sulla gestione del patrimonio. Si parla di una persona fragile «la cui capacità di autodeterminazione era già di per sé indebolita dall’età avanzata e dalla malattia». Questa almeno la tesi dei familiari più stretti dell’uomo.
I figli hanno segnalato anche che il matrimonio con la imprenditrice sarda è avvenuto quattro mesi dopo la morte della prima moglie del banchiere e che le cure oncologiche dell’anziano sono state inspiegabilmente sospese.
Il Tribunale di Tempio ha disposto (provvedimento adottato sul piano civile) il congelamento dei beni sardi di Miani, in attesa della definizione della controversia. La commerciante e imprenditrice sarda chiamata in causa ha visto le sue ragioni accolte a Montecarlo, almeno nella primissima fase della vicenda. La magistratura monegasca ha infatti escluso che l’anziano finanziere sia stato circuito.