«Viola il contratto, la delibera di nomina di Pietro Antonio Macciò come direttore sostituto della Chirurgia ed Endoscopia Interventistica Toracica del Businco è da annullare». 

Era nell’aria, ora è finita su carta la presa di posizione dei medici contro il provvedimento dei vertici dell’Arnas Brotzu che ha assegnato l’incarico rimasto vacante a causa della rinuncia, dopo appena un mese, di Paolo Albino Ferrari: un dietrofront, quello del medico, che sarebbe derivato da dissidi insanabili con la direzione aziendale. A chiedere lo stop alla nomina di Macciò sono tutti i sindacati dei medici. Il documento è firmato da Cesare Iesu (Aaroi Emac), Susanna Montaldo (Anaao), Myriam Pastorino (Cgil Medici Fp), Luigi Mascia (Cimo), Gisella Carrucciu (Fassid), Carlo Cabula (Fesmed),  Maria Luisa Boi (Uil Fpl), Piergiorgio Fiori (Cisl Medici). 

La delibera, scrivono, è «non corrispondente ai dettami contrattuali». La nomina «appare del tutto in contrasto» con il contratto nazionale  «che norma le procedure di sostituzione del Direttore di struttura complessa nel caso di vacanza per cessazione del rapporto di lavoro».

È previsto che  per individuare i direttori facenti funzione si attivi una procedura di selezione «prioritariamente all’interno alla stessa struttura» e, in subordine, si debba attivare  «analoga procedura selettiva, nella medesima disciplina, nell’ambito del dipartimento o distretto di appartenenza».

Non solo: i sindacati sottolineano che alla selezione vinta da Ferrari (che poi ha lasciato) «abbiano partecipato altri dirigenti medici della stessa struttura idonei a ricoprire l’incarico». Quindi si poteva attingere da quella graduatoria. 

In ogni caso, è l’accusa, il contratto «non prevede in alcun modo la possibilità di attribuire l’incarico di sostituto al direttore di dipartimento, che in questo caso non appartiene alla medesima disciplina». Quindi «la nomina in oggetto appare del tutto illegittima, con l’aggravante di determinare un danno, sia professionale che economico, nei confronti dei dirigenti medici della struttura». 

I medici minacciano di adire le vie legali se la loro richiesta dovesse rimanere senza risposta. 

In serata è arrivata la risposta del professor Macciò. 

«Vista la deliberazione n. 1699 del 13.12.2024 con la quale e stato individuato come sostituto Direttore della S.C. Chirurgia ed Endoscopia lnterventistica Toracica ii Datt. Paolo Albino Ferrari; Vista la nota PG/2025/1545 del 22.01.2025 il Dott. Paolo Albino Ferrari ha comunicato la volontà di recedere l'incarico per motivi personali; Vista la deliberazione n. 74 del 29.01.2025 con la quale al sottoscritto in qualità di Direttore Di Dipartimento gli e stato conferito l'incarico di sostituto direttore della S.C. di Chirurgia ed Endoscopia lnterventistica Toracica si vuole specificare quanto segue: in virtù della suddetta deliberazione il sottoscritto evidenzia che probabilmente e stato impropriamente utilizzato ii termine di "sostituto Direttore" per indicare ii peculiare supporto organizzativo, in attesa delle procedure di selezione del Direttore facente funzioni, della struttura. II sottoscritto infatti intende la presente deliberazione come un impegno formale in qualità di Direttore di Dipartimento alla supervisione delle attività della struttura in attesa di formalizzare un nuovo incarico al dirigente medico che sarà selezionato. Evidenzia comunque che, con nota PG/2024 25183 del 17.12.2024, il Dott. Paolo Albino Ferrari, ha nominato quale suo sostituto nel caso di assenza per ferie o malattia o altro impedimento la Dott.ssa Laura Riva. Pertanto, come prassi in Azienda, la dott.ssa Riva fino all'espletamento delle procedure per la nomina di un facente funzione, potrà continuare a svolgere le funzioni di sostituto direttore».

(Unioneonline)

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