“Cara Unione, 

è ormai una consuetudine parlare di caldo esagerato e di temperature da record. Purtroppo però non si fa nulla per migliorare una situazione che ormai dura da anni con l'alibi dei cambiamenti climatici.

Siamo entrati in uno stile di vita che non si confà alle nostre abitudini e molti di noi vengono persuasi che le soluzioni sono date dal conformarsi allo stile di vita comune.

Uno dei cardini della nostra natura è rappresentato dagli alberi che purtroppo non vengono rimpiazzati, anzi qualche “buontempone” addirittura appicca il fuoco in Sardegna. Per non parlare dell'uso indiscriminato che si fa ormai da molti anni dei condizionatori che procurano refrigerio all'interno degli appartamenti, delle banche, degli ospedali e così via. Questi strumenti però hanno delle controindicazioni per il fatto che espellono, all’esterno dei suddetti ambienti, aria calda, molto calda, che, ovviamente, aggiunta a una temperatura di 28/30 gradi, incrementa il calore che si diffonde nell'aria. Nondimeno l'uso prolungato dei condizionatori contribuisce all'inquinamento ambientale e può avere effetti negativi sulla salute soprattutto per ci soffre di problemi respiratori.

È triste notare che oggi nella nostra Isola, invece di incrementare il numero di alberi questi vengono ulteriormente eliminati. Le foglie contribuiscono al ricambio dell'anidride carbonica con l'ossigeno (fotosintesi clorofilliana), aiutano gli uccelli a orientarsi quando volano regolano il flusso delle nuvole e naturalmente la temperatura e le piogge”.

Paolo Pinna

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