«Sappiamo che ci giochiamo la Serie A, sta a noi. Abbiamo tre partite difficili ma siamo pronti». Lo smanicato rossoblù come un giubbotto anti-proiettile, Claudio Ranieri suona la carica e lancia la sfida al Milan dal “Crai Sport Center” di Assemini: «Ci aspetta una grandissima squadra e non credo che sia condizionata dalle critiche o da fattori esterni, anzi. Anche perché ci sono tanti di quei campioni che chiunque può risolvere la gara in qualsiasi momento». Tradotto: «Dovremo fare una partita eccelsa».

Non sarà un turno decisivo nella lotta per la salvezza. «Lo sarà semmai l’ultimo e mi auguro» tiene a precisare l’allenatore del Cagliari evidentemente stizzito, «che la Lega metta tutti allo stesso orario. E non chi prima e chi dopo, come ha fatto in questa terzultima giornata».

Ancora una volta ci saranno diversi acciaccati, ma Ranieri fa di necessità virtù e non sceglierà la formazione in base alla gara precedente o a quella successiva. «Penso a questa partita e basta», sottolinea categorico, «con gli undici migliori giocatori in questo momento, quelli che penso mi possano far fare bella figura».

Tra questi potrebbe non esserci Makoumbou, che proprio oggi in allenamento ha subito una contusione al ginocchio. Come sta piuttosto Mina? «Come le altre settimane. Ha fatto molto lavoro da solo e soltanto oggi ha iniziato ad allenarsi con noi». Il colombiano è pronto, insomma, per una nuova battaglia. Così come il parco attaccanti, finalmente al completo. «Chiaramente non sono tutti al cento per cento», puntualizza Ranieri, «ma averli tutti mi permetterà di avere più soluzioni dalla panchina a gara in corso».

Il rush finale è iniziato e il Cagliari c’è, lo ha dimostrato anche contro il Lecce. «Sino all’espulsione stavamo facendo una grande gara». Anche nelle difficoltà è comunque venuto fuori lo spirito di gruppo. «Proprio quello che ci ha permesso di salire dalla Serie B alla Serie A. Perché la squadra ha carattere, senso di abnegazione e una preparazione psico-fisica importante».

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