Un ponte tra Sardegna e Argentina, un modo per unire proposte e offerte di lavoro, ma non solo. È il cuore di Sardegna QR, il progetto ideato da Marianela Fava Signorini, social media manager. 36 anni, nata a La Plata (Buenos Aires), per molti anni ha vissuto a Neuquén, in Patagonia, dove è stata la presidente del circolo sardo della città. Di recente si è trasferita in Spagna insieme al marito: «In Argentina la situazione economica è difficilissima, e anche con due o tre lavori non si riesce a vivere dignitosamente. Alcuni nostri amici ci hanno proposto di spostarci da loro, in zona Murcia, e abbiamo colto l’occasione per arrivare in Europa. Qui con 600 euro riusciamo a pagare un affitto, e intanto continuiamo a lavorare».

«Le mie origini sono sarde, mia madre era di Mara ed è stata tra i fondatori insieme alle sue sorelle del circolo “Antonio Segni” di La Plata. Sono cresciuta nel mondo dell’emigrazione e porto dentro l’amore per la Sardegna. Per prima mi sono scontrata con le difficoltà che incontra chi, come me, arriva dall’altra parte del mondo e vorrebbe vivere nell’Isola. Per questo ho pensato di creare una sorta di collegamento che serva agli studenti e a tutti gli argentini che desiderano trasferirsi in Sardegna, e anche a coloro che invece vogliono visitare l’Argentina ma attraverso canali convenzionali non trovano le informazioni che cercano», racconta Marianela. Il suo lavoro è iniziato con una serie di indagini sul campo: «Insieme a mio marito, ad esempio, siamo andati al Poetto perché tra i miei contatti ci sono tantissimi argentini che vorrebbero trovare un impiego come bagnino nella zona di Cagliari. Sono stati tutti molto disponibili con noi, ci hanno fornito informazioni su possibilità, corsi, insomma tutto ciò che oggi è indispensabile. Ma anche tutto ciò che per un argentino non è facilmente accessibile».

Il primo problema è infatti la lingua. «Già con il circolo di Neuquén abbiamo attivato dei corsi base di italiano. Non si può pensare di arrivare in Italia e non riuscire a comunicare. La seconda barriera è trovare una casa in affitto. Le richieste sono tante, ma gli immobili sul mercato hanno prezzi alti e, oltretutto, se non hai un lavoro non trovi nessuno che ti dia un appartamento in locazione. Insomma un cane che si morde la coda. Da queste considerazioni sono partita per creare il mio progetto, che ha vinto il “Talent IN Sardinia”, un concorso di Crei Acli Sardegna con il contributo della Regione, e ha ottenuto così un finanziamento per iniziare. Il grande lavoro lo stiamo facendo adesso perché dopo aver creato il sito bisogna riempirlo di contenuti. Quindi stiamo mettendo insieme tutte le informazioni e, nel frattempo, abbiamo creato una comunità su WhatsApp, un modo veloce e immediato per scambiarci segnalazioni, suggerimenti, offerte e proposte».

La home del progetto "Sardegna QR" (foto concessa)
La home del progetto "Sardegna QR" (foto concessa)

La home del progetto "Sardegna QR" (foto concessa)

Sono così tanti gli argentini che desiderano venire in Sardegna? «Sì, la grande crisi spinge le persone a guardare oltre Oceano. E perché non la Sardegna? È una terra bellissima sia a livello di clima, di geografia, le persone sono accoglienti. Io stessa sto tentando di trasferirmi ma non è affatto facile. In primo luogo né io né mio marito abbiamo trovato un’occupazione stabile con uno stipendio che ci consenta di far fronte alle spese quotidiane. Dall’altro, e in aggiunta, i costi degli affitti sono elevati. E purtroppo questa mancanza di incontro fra domanda e offerta può anche essere un problema di canali, di comunicazione. Per gli studenti argentini che vorrebbero frequentare l’Università di Cagliari ci sono molte incognite. Non trovano un modo per avere informazioni magari su borse di studio o agevolazioni, o anche semplicemente quale documentazione presentare, non sanno come fare. È questo il gap che vorrei colmare con Sardegna QR».

E in questo i circoli sardi potrebbero avere un ruolo importante: «Li considero come dei ponti che dall’Isola vanno verso l’Argentina e viceversa, senza perdere di vista il loro ruolo primario che è quello di far conoscere la storia, le tradizioni e tutte le bellezze della Sardegna».

La giuria che ha scelto il progetto Sardegna QR era composta da esperti e tecnici della Regione, delle Acli e di altre associazioni di emigrati. «Quello proposto da Marianela – commenta Mauro Carta, presidente delle Acli regionali – aveva delle caratteristiche particolari che davano un segnale rispetto a indicatori di fattibilità e sostenibilità, e al tempo stesso di innovazione. Ad esempio il contatto tra due realtà, Sardegna e Argentina, attraverso l’implementazione “dal basso”, ossia chi aderisce contribuisce con contenuti e informazioni dal punto di vista culturale e turistico. Del resto – conclude Carta – il progetto si potrebbe realizzare anche nel lungo periodo con poche risorse. Ecco perché la giuria l’ha premiato, potrebbe davvero diventare un ponte di scambio per i due contesti».

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