Il giudice del tribunale civile di Cagliari ha rigettato il ricorso contro l'ex presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas: era contestata la regolarità della sua carica di segretario nazionale del Psd’Az.

A depositare gli atti contro l’ex presidente della Regione e il suo ruolo al vertice dei Quattro Mori  era stato, dieci giorni prima delle elezioni regionali di febbraio, Stefano Esu, iscritto e componente del Consiglio nazionale del partito ed ex consulente dell'assessorato degli Enti locali e all'Urbanistica della giunta Solinas.

Secondo Esu, il segretario Solinas avrebbe ricoperto il ruolo senza averne titolo, per non aver convocato il congresso nei tempi e per ritardi nel tesseramento. E per questo doveva essere dichiarato decaduto. 

La notizia del rigetto arriva dal presidente dei sardisti Antonio Moro: «Il ricorso», commenta Moro in una nota, «è sempre stato considerato, dalla dirigenza del Partito Sardo d'Azione, come uno dei tanti tentativi temerari, finalizzati ad interferire nelle corrette dinamiche politiche e democratiche quali sono la formazione delle liste del Psd'Az e la raccolta del consenso nella campagna elettorale».

Secondo Moro «tutte queste iniziative hanno arrecato un grave danno al partito, generando una costante situazione di incertezza finanche sulla stessa esistenza dei suoi organismi statutari».

Oggi il Tribunale «ha posto fine, con un pronunciamento chiaro e inequivocabile, a queste illegittime turbative e ha anche condannato il signor Stefano Esu alla rifusione delle spese di lite (5.432 euro) oltre le spese generali ed accessorie», conclude il presidente sardista. 

(Unioneonline/E/Fr.)

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