Dopo le denunce di Kiev ora la conferma arriva anche dagli Stati Uniti, dove il Dipartimento di Stato non ha dubbi sul fatto che le truppe russe abbiano utilizzato la cloropicrina, una sostanza chimica vietata, contro le forze armate ucraine.

La cloropicrina, un agente chimico soffocante e lacrimogeno e capace di suscitare il vomito, a causa delle piccole dimensioni della molecola riesce a superare la barriera delle maschere antigas. L'inalazione di vapori di cloropicrina in concentrazioni superiori a 2 mg/litro di aria per appena 10 minuti è generalmente letale, provocando soffocamento per edema polmonare acuto.

«L'uso di tali sostanze chimiche non è un incidente isolato ed è probabilmente guidato dalle forze russe che cercano di sloggiare le forze ucraine dalle posizioni fortificate e ottenere vantaggi tattici sul campo di battaglia», ha osservato il Dipartimento di Stato.

Nel frattempo sono state diffuse da Associated Press le drammatiche immagini, raccolte in un video, della città di Chasiv Yar, in Ucraina orientale, bombardata per mesi dalle forze russe.

Solo la cupola dorata della chiesa è rimasta intatta, ma gli altri edifici appaiono totalmente distrutti. La cattura totale della città consentirebbe all'esercito del Cremlino «il controllo della collina da dove attaccare la spina dorsale della difesa ucraina».

«La distruzione sottolinea la tattica della terra bruciata che la Russia ha utilizzato durante più di due anni di guerra», scrive Associated Press.

(Unioneonline/v.l.)

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