Vladimir Putin ha ordinato esercitazioni nucleari che coinvolgono le truppe posizionate vicino all’Ucraina. Esercitazioni, precisa il ministero della Difesa russo, che coinvolgono la Marina e le truppe di base vicino all’Ucraina.

E durante le quali «verranno adottate una serie di misure per esercitarsi nella preparazione e nell’uso di armi nucleari non strategiche», ha precisato in una nota il ministero aggiungendo che la misura è stata presa «su istruzioni del comandante in capo supremo delle forze armate della Federazione russa Vladimir Putin».

Una mossa che, afferma Mosca, «mira a mantenere la prontezza dell’esercito a proteggere il Paese in risposta alle dichiarazioni provocatorie e alle minacce rivolte contro la Russia da alcuni funzionari occidentali».

Le esercitazioni, ha poi detto in modo ancor più chiaro il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, rispondono alle dichiarazioni «senza precedenti» sull’invio di truppe occidentali in Ucraina. E quando i giornalisti gli hanno chiesto di essere più esplicito, ha risposto: «È ovvio che stiamo parlando delle dichiarazioni di Macron e dei rappresentanti britannici. Si tratta di una fase completamente nuova di escalation di tensioni. È senza precedenti e richiede misure speciali».

E, come se non bastasse, arrivano le dichiarazioni incendiarie dell'ex presidente russo e attuale vice segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale, Dmitry Medvedev: «L'invio di truppe occidentali in Ucraina comporterà un'entrata diretta dei loro Paesi nella guerra, alla quale dovremo rispondere. E, ahimè, non sul territorio dell'Ucraina. Gli Usa, la Francia e il Regno Unito non potranno nascondersi, ci sarà una catastrofe mondiale», scrive su Telegram. «Per questo, oggi lo Stato Maggiore ha iniziato i preparativi per le esercitazioni, comprese le misure per esercitarsi nella preparazione e nell'uso di armi nucleari non strategiche».

(Unioneonline/L)

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