Contestazioni agli Stati Generali, a Roma, della Natalità durante l’intervento della ministra per la Famiglia Eugenia Roccella. 

Quando Roccella ha preso la parola in platea si sono levati fischi e sono stati alzati dei cartelli con la scritta: “Decido io”, riferimento al diritto all’aborto e alla legge 194 sull’interruzione di gravidanza.

A contestare la ministra è stato un gruppo di studenti. A quel punto la Roccella rivolta ai manifestanti, spiegando: «Ragazzi ma noi siamo d'accordo, ma nessuno ha detto che qualcun altro decide sul corpo delle donne, proprio nessuno». La contestazione è però proseguita, con una delle manifestanti che ha parlato brevemente al microfono, salvo poi esserea interrotta dall'organizzatore, Gigi De Palo.

Quindi mentre la contestazione proseguiva proprio De Palo ha deciso di dare la parola ad altri ospiti, posticipando l'intervento della Roccella che ha abbandonato prima il palco e poi l'Auditorium della Conciliazione.

«Sono certa che la segretaria del Pd Elly Schlein, tutta la sinistra, gli intellettuali come Antonio Scurati, Roberto Saviano ecc., la grande stampa e la stampa militante che abbiamo visto in queste ore mobilitata in altre sedi, avranno parole inequivocabili di solidarietà nei miei confronti dopo l'atto di censura che questa mattina mi ha impedito di parlare agli Stati generali organizzati dalla Fondazione per la Natalità per svolgere il mio intervento e anche per rispondere ai contestatori-censori e interloquire con loro», ha poi scritto su Facebook Roccella. 

Sul caso è intervenuta anche la premier Giorgia Meloni, che ha espresso «piena e incondizionata solidarietà a Eugenia Roccella. Lo spettacolo – ha aggiunto Meloni – andato in scena questa mattina è ignobile. Ancora una volta è stato impedito ad un Ministro di intervenire e di esprimere le proprie idee».

Presa di posizione anche da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha telefonato alla ministra Roccella per esprimerle «solidarietà» per quanto accaduto. 

«Voler mettere a tacere chi la pensa diversamente contrasta con le basi della civiltà e con la nostra Costituzione», ha detto il Capo dello Stato.

(Unioneonline/l.f.)

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