È ancora ricoverato in gravi condizioni Christian Di Martino, il viceispettore della Polizia di Stato accoltellato da un 37enne marocchino, Hassan Hamis, alla stazione ferroviaria di Milano Lambrate.

Secondo la ricostruzione di quanto accaduto, Di Martino – 35 anni – era intervenuto assieme ai colleghi per bloccare l’uomo che, in stato di alterazione, aveva tirato sassi contro una donna, ferita a una tempia, per poi iniziare a camminare pericolosamente sui binari.

L'agente, anche per evitare che potesse essere travolto da un treno in transito, ha quindi provato a fermarlo con il taser, ma il giubbotto indossato dal 37enne ha “bloccato” la scarica. Allora è iniziata una colluttazione corpo a corpo, durante la quale Hamis ha estratto un grosso coltello, pugnalando Di Martino almeno tre volte, colpendolo a rene, milza e duodeno.

Poi i soccorsi e il trasporto d’urgenza all’ospedale di Niguarda, dove il poliziotto è stato sottoposto a interventi chirurgici e a numerose trasfusioni.

Per il marocchino è invece scattato l’arresto. Dagli accertamenti è emerso che era già ben noto alle forze dell’ordine e che in 20 anni avrebbe fornito alle autorità altrettante identità diverse. Non solo: su di lui pendevano tre ordini di espulsione, che non sono però mai stati eseguiti.

(Unioneonline/l.f.)

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