Torna la Cavalcata Sarda, arrivata alla 73esima edizione, e presentata stamattina in Comune a Sassari. Una Festa della Bellezza anticipata all'11 e 12 maggio per evitare l'accavallamento con la festa dei Martiri Turritani di Porto Torres. «La nostra è una festa laica - dichiara l'assessora alla Cultura Virginia Orunesu - e questo ci permette di spostarla».

2mila i figuranti, 60 le associazioni provenienti da tutta la Sardegna, e più di 200 tra cavalieri e amazzoni per l'atteso evento che si concluderà di domenica, per quanto concerne la sfilata, con il passaggio di 120 donne in abito tradizionale e il corteo composto da 170 cavalli e la sfilata di 25 coppie a cavallo. «Il tema- riferisce il direttore artistico dell'evento Giuliano Marongiu - sarà il viaggio in Sardegna da Aritzo a Villa Urbana. Non mancherà un omaggio alla prima edizione con un riferimento ai Reali». Diverse le novità tra cui un importante ritorno. «Nel pomeriggio di domenica avremo - aggiunge Giancarlo Scarpa, presidente della società ippica sassarese - l'esibizione delle pariglie dopo lo stop per la pandemia e la pioggia dello scorso anno».

Previste le acrobazie delle pariglie di Gonnesa, Ovodda, San Vero Milis, Norbello, Logudoresa e Assemini. Ad anticipare l'iniziativa, sabato 11 maggio, sarà il turno in piazza d'Italia di "Sassari in festa per la Cavalcata Sarda" dove si esibiranno diversi ospiti d'eccezione tra cui Baz e Piero Marras. Con una coda conclusiva, domenica dalle 18, con la rassegna dei gruppi folkloristici. «La Festa della Bellezza- afferma il dirigente del settore Cultura Daniela Marcellino- rappresenta un grosso sforzo per la struttura comunale. Ci stiamo lavorando da più di 2 mesi». 560mila euro la spesa complessiva, suddivisa tra i contributi regionali, quelli privati e i bilanci del Comune.

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