Oggi è un nuovo giorno di incendi in Sardegna. Molti sono stati spenti, altri focolai sono ancora attivi. La macchina dell’emergenza lavora a pieno ritmo soprattutto nell’Oristanese, e non si è fermata neanche durante la notte. Le squadre a terra sono impegnate nel Montiferru, in Planargia e anche nel Marghine, la devastazione è sotto gli occhi di tutti e le immagini delle migliaia di ettari andati in cenere stanno facendo il giro del mondo.

La preoccupazione è sempre altissima in particolare per quanto riguarda le possibili direzioni del vento che potrebbero spostare il fronte del fuoco.

Santu Lussurgiu, Cuglieri, Tresnuraghes, Flussio, Sennariolo, Usellus, Porto Alabe, Scano di Montiferro e Cabras sono le aree devastate.

Nella giornata odierna sono stati 17 i roghi per i quali si è reso necessario l'intervento degli aerei e degli elicotteri della flotta dello Stato coordinati dal Centro operativo unificato del Dipartimento della Protezione Civile.

L'intervento più complesso è quello nell’Oristanese dove complessivamente stanno operando 11 mezzi: 7 canadair dei Vigili del Fuoco, 2 canadair francesi e 2 greci. I mezzi della flotta dello Stato hanno operato anche su altri 3 roghi mentre sono state 7 le richieste arrivate dalla Sicilia, 2 dalla Calabria e dalla Basilicata e 1 rispettivamente dalla Campania e dalla Puglia. Al momento risultano sotto controllo 8 incendi.

Da ogni parte arrivano messaggi di solidarietà alle popolazioni colpite, agli allevatori e agricoltori che hanno subito danni incalcolabili, insieme alle tante offerte di aiuto con posti letto, foraggio per gli animali, mezzi di trasporto.

Sul fronte politico i senatori sardi sono uniti, al di là dello schieramento politico: “È il momento di iniziare a pensare a concrete iniziative di aiuto nei confronti delle popolazioni colpite da un evento che lascerà tracce che resteranno a lungo indelebili nell'ambiente, nel paesaggio e nell'economia di quei territori – scrivono in una nota congiunta Giuseppe Cucca, Carlo Doria, Elvira Evangelista, Emiliano Fenu, Emilio Floris, Ettore Licheri, Lina Lunesu, Gianni Marilotti -. I fondi del PNRR, chiesti a gran voce dal presidente della Giunta regionale sarda, rappresentano una delle strade da percorrere a medio e lungo termine, ma va ricordato che non sono immediatamente spendibili. Questo significa che occorrono immediate e urgenti misure, con fondi che Stato e Regione devono mettere a disposizione entro poche ore". "Come rappresentanti dei sardi nel Senato della Repubblica – proseguono - oggi condividiamo il grido di dolore delle popolazioni colpite da questo immane disastro ambientale ed economico ma abbiamo anche il dovere di lanciare un monito per incentivare la macchina regionale nella prevenzione e lotta agli incendi. La nostra regione ha purtroppo in questo campo un triste primato e si rende necessario strutturare un apparato forestale con un contingente adeguato di uomini e mezzi (aerei e terrestri) nonché fornito di tutta quella moderna tecnologia che consente di avere in tempo reale gli alert prima che le fiamme prendano il sopravvento. Siamo a servizio dei sardi e a disposizione del Presidente della Giunta per una concertazione dei provvedimenti da adottare”.

I vescovi della Sardegna lanciano il loro grido di dolore con la “tristezza nel cuore” per quanto sta accadendo “mentre verifichiamo, con tutti i sardi, a quale affronto è sottoposta una natura bella e incontaminata, mai troppo apprezzata e né talvolta difesa". "Mentre auspichiamo che vengano accertate eventuali responsabilità, scopriamo anche stavolta quando sia minacciato un incontro pacificato tra l'uomo e l'ambiente e quanto sia decisiva una formazione che, grazie al rispetto della creazione, permetta di custodire il mondo che ci circonda come un giardino, secondo il progetto del Dio creatore - osservano - Nel condividere con i vescovi dei territori colpiti la preoccupazione per quanto sta accadendo, ringraziamo tutti coloro che si stanno adoperando per aiutare le popolazioni colpite: forze dell'ordine e dell'antincendio, forestali e volontari. E incoraggiamo le forze politiche ad affrontare l'emergenza con misure adeguate, scegliendo anche norme legislative che agevolino la prevenzione e scoraggino eventuali attentatori".

(Unioneonline/s.s.)

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