Udienza il 20 marzo prossimo davanti al Tar della Sardegna per il caso dei veterinari part time delle Asl. Bloccare il concorso per l’assunzione dei dirigenti veterinari di Ares, è questo il contenuto del ricorso amministrativo che punta a “congelare” l’iter per il rafforzamento degli organici dei servizi Sanità animale e Igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti di origine animale e loro derivati.

Un gruppo di precari “storici” delle Asl sarde si è rivolto al Tar per bloccare subito il concorso. I veterinari part time assistiti dalla sigla sindacale Fespa (Federazione Specialisti Ambulatoriali) ritengono di avere diritto a una stabilizzazione che attendono da troppi anni. Si tratta di «medici veterinari in servizio a tempo indeterminato e parziale quali Specialisti Ambulatoriali presso le Aziende sanitarie della Sardegna». I veterinari promotori del ricorso si considerano «vittime» di un contratto capestro che, seppure a tempo indeterminato, li condanna a un part time nato come provvisorio e diventato definitivo.

Il ricorso, si legge, descrive un lavoro molto fisico ed usurante «specie per quei veterinari impiegati nella branca di Sanità animale che, negli ultimi quindici anni – caratterizzati da un sostanziale blocco delle assunzioni e da tagli lineari totali –, sono stati utilizzati ed hanno garantito il raggiungimento di importantissimi obiettivi della sanità pubblica quali, ad esempio, l’eradicazione delle Peste Suina Africana nell’intera regione Sardegna».

I veterinari part time sono penalizzati anche dalla clausola contrattuale che impone un rapporto esclusivo con Ares. 

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