Oltre un migliaio di persone, molto meno alla messa e alla processione, sono state presenti ieri all’interno dell’ex batteria militare costiera di Carlotto dove si è svolta la Sagra della Madonnetta. La grande partecipazione è stata sicuramente favorita dalla splendida giornata di sole, la pressoché assenza di vento e dal mare calmissimo.

Ad organizzare la manifestazione è stato quest’anno il Comitato Feste Patronali Classe 1974 che, oltre al pranzo ed alle arrostiture varie, ha offerto ai tantissimi presenti una serie di intrattenimenti musicali e non. Il comitato ha curato la manutenzione delle strutture religiose, l’organizzazione delle celebrazioni e riparato il chilometro e mezzo di sterrato che dalla strada asfaltata porta all’eremo.

Questa festa trova origine nella devozione, iniziata circa un secolo e mezzo fa, alla Vergine, invocata fortemente per la salvezza sua e dell’equipaggio della sua barca, da un pescatore, un certo Michele Scotto detto Zì Cristu che, colto da terribile tempesta, riuscì “miracolosamente” a salvarsi. In segno di profondo ringraziamento costruì in quel luogo roccioso, a strapiombo sul mare, un’edicola che custodiva l’immagine della Vergine, visitata periodicamente da lui e dai membri della sua famiglia.

Ben presto la devozione alla Madonnetta, dispensatrice di grazie e protettrice dei pescatori dei naviganti, si estese a tutto il paese. E nel 1928 fu costruita l’attuale cappella. A celebrare la messa, al termine della quale si è svolta una processione, sono stati il parroco, don Andrea Domanski, e il vicario don Adolf. In effetti la festa della Madonnetta cade il 1° maggio, Festa del Lavoro e di San Giuseppe lavoratore. Quest’anno però è slittata a domenica scorsa a causa del maltempo.

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