Due anni di reclusione, con pena sospesa, per non aver riconosciuto alcuni campanelli d'allarme emersi da una mammografia effettuata il 4 febbraio 2015 su una paziente che, all'epoca dei fatti, aveva 49 anni e una familiarità con il cancro al seno, omettendo così di prescriverle ulteriori accertamenti mirati e causandone, in questo modo, la morte a causa di una ritardata diagnosi.


Lo specialista Giovanni Illomei, 55 anni, è stato condannato ieri mattina dalla giudice del Tribunale di Cagliari, Alessandra Angioni, che ha accolto la ricostruzione del pubblico ministero Marco Cocco e dell'avvocato di parte civile, Fabio Pili.


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