Cagliari ha ringraziato per la 368esima volta Sant'Efisio, con la prima parte della festa. 

A rendere omaggio al  martire duemilacinquecento devoti a piedi con gli abiti della tradizione, 87 associazioni culturali e folkloriche, 200 "cavalieri campidanesi", la scorta di Efis Gloriosu, presenti con 36 associazioni, 56 miliziani a cavallo, e ancora 5 gruppi di suonatori di launeddas e sulitus, per complessivi circa 80 strumentisti, e poi le 18 tracas, i grandi carri trainati da un giogo di buoi che evocano il viaggio dei devoti del Campidano e del Sulcis verso il luogo del martirio. 

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LA DIRETTA:

ORE 22.15 – Il cammino ora si fa più intimo, la preghiera più intensa. Sono i momenti di maggiore raccoglimento, alcuni fedeli seguono la reliquia del Santo a piedi nudi. Il simulacro ora passerà una notte nella chiesa parrocchiale di Santa Vittoria a Sarroch in attesa di riprendere il viaggio verso Nora.

ORE 21.55 – La reliquia lascia Villa D’Orri, ora il corteo si dirige verso Sarroch (con passaggio davanti alla Saras).

Sant'Efisio nella chiesetta di Villa D'Orri
Sant'Efisio nella chiesetta di Villa D'Orri
Sant'Efisio nella chiesetta di Villa D'Orri

ORE 21 – Il simulacro è entrato nella cappella di Villa D’Orri. Un ingresso trionfale, tantissimi fedeli si avvicinano per rendergli omaggio e per baciarlo. Poi la preghiera, il momento di raccoglimento è officiato da don Sandro Zucca, parroco della parrocchia di San Biagio a Dolianova. Un momento molto intimo e religioso delle celebrazioni in onore del Santo.

ORE 20 – Riparte la processione verso Sarroch. Prossima tappa al grande parco Villa D’Orri, a Sarroch appunto, uno splendido giardino. Poi il simulacro ripartirà verso la Chiesa parrocchiale di Santa Vittoria, dove trascorrerà la notte in attesa di riprendere il viaggio verso Nora.

ORE 19 – È iniziata la messa a Su Loi, a Capoterra. Poi il Santo riprenderà la strada verso Sarroch. Prima e dopo la funzione, numerosi fedeli si sono potuti avvicinare al simulacro per un momento di preghiera.

ORE 16 – Il Santo è a Villa Ballero, a Giorgino, in attesa di riprendere la strada verso Sarroch. Il simulacro è stato spogliato dei gioielli e cambia anche il cocchio. Inizia adesso una fase più intima della processione.

ORE 13,29 – Dopo la lunga sosta davanti al palazzo del Comune i buoi sono ripartiti e adesso il cocchio  di Sant’Efisio è diretto verso Villa Ballero a Giorgino. Si conclude così la parte cittadina della grande festa. 

ORE 13,21 – Il suono delle sirene delle navi in porto saluta l’arrivo di Sant’Efisio davanti al Comune di Cagliari, mentre prosegue la colonna sonora delle launeddas: uno dei momenti più toccanti della processione. 

ORE 13,15 – L’Alter Nos Giovanni Battista Ena è arrivato davanti al Municipio. Il cocchio ha iniziato la sua discesa nel Largo Carlo Felice. 

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ORE 13,07 – Prosegue davanti al Municipio il corteo che anticipa l’arrivo di Sant’Efisio: tocca ai rappresentanti dell’Arciconfraternita.  

ORE 12,40 –  Dopo il primi lanci di petali, i gruppi sono impegnati nell’infiorata davanti al Municipio: il lastricato di via Roma si riempie di colori. 

ORE 12,24 – L’Alter Nos passa in via Azuni, il cocchio ha lasciato la chiesa di Stampace e ha iniziato il suo cammino tra due ali di folla di fedeli.  

ORE 12,10 – Il cocchio del Santo è stato attaccato ai buoi nella piazzetta della chiesa di Stampace

ORE 12 – Nella chiesetta di Sant’Efisio si è conclusa la messa in presenza dell’Alter Nos. 

ORE 11,40 – La presidente della regione Alessandra Todde a Palazzo Bacaredda per la sua prima festa di Sant’Efisio: «Spero che il santo ci dia la sua protezione per essere una protezione illuminata», ha detto. 

Ore 11,30 –  «Qui mi sento un po’ a casa». Poi, indicando i quadri affissi alle pareti di Palazzo Bacaredda che ritraggono i suoi avi, ribadisce: «Beh, un po’ a casa lo sono, qua».

Emanuele Filiberto è in Comune, a Cagliari, per assistere alla festa di Sant’Efisio. L’amministrazione ha riservato un posto d’onore al rappresentante di Casa Savoia. La sua dinastia di (ex) regnanti «è sempre stata legata a queste ricorrenze sarde e di questa festa avevo sentito parlare già da piccolo», racconta.

«Fu mio nonno il primo a parlarmene», aggiunge Emanuele Filiberto, «l’anno scorso a luglio avevo promesso che sarei tornato per questa occasione. Ed eccomi qua».

Ore 11 – Sono a Stampace i due buoi che traineranno il cocchio di Sant’Efisio da Cagliari a Nora e nel percorso inverso, il 4 maggio. Allevati dalla famiglia Cabras di Monserrato si chiamano “Fairi Biri” e “Chini ses”. I nomi, letti insieme, significano: “Fatti vedere, Chi sei”. 

I buoi "Fairi Biri" e "Chini Ses" (Foto: Niada)
I buoi "Fairi Biri" e "Chini Ses" (Foto: Niada)
I buoi "Fairi Biri" e "Chini Ses"

Ore 10,45 –  È diventato un'istituzione del primo maggio: in occasione della Festa di Sant'Efisio arrivano anche gli auguri di Nico Bortis, diventato celebre per un suo discorso a braccio in onore del martire guerriero, andato in onda ormai tanti anni fa su una Tv locale. Bortis è una presenza fissa e ora manda un messaggio a tutti i sardi: «Venite, Sant'Efisio è bellissimo».

Ore 10,36 – La pioggia sembra aver abbandonato Cagliari: il cielo si sta aprendo e aumentano i fedeli lungo il percorso della processione. 

Ore 10,30 – Arriva l’annuncio della presenza di Alessandra Todde alla festa: la presidente della Regione sarà a Palazzo Bacaredda a partire dalle 11,15 circa. 

Ore 10 – A Palazzo Bacaredda la commissaria straordinaria del Comune, Luisa Anna Marras, ha consegnato  la fascia tricolore all’Alter Nos Giovanni Battista Ena, mettendogli al collo anche il Toson d’Oro, simbolo di onore risalente al regno di Carlo II di Spagna nel 1679: sarà il dirigente comunale a rappresentare la municipalità di Cagliari per tutti i giorni della festa e a scortare Sant’Efisio fino al ritorno a Stampace, il 4 maggio. 

Ore 10 – La sfilata delle traccas nel corso Vittorio Emanuele

La sfilata delle tracas in corso Vittorio Emanuele (foto L'Unione Sarda - Niada)
La sfilata delle tracas in corso Vittorio Emanuele (foto L'Unione Sarda - Niada)
La sfilata delle tracas in corso Vittorio Emanuele (foto L'Unione Sarda - Niada)

Ore 9.45 – Inizia la sfilata dei gruppi

Inizia la sfilata (foto L'Unione Sarda)
Inizia la sfilata (foto L'Unione Sarda)
Inizia la sfilata (foto L'Unione Sarda)

Ore 9.15 – La pioggia sembra dare una breve tregua e i gruppi tradizionali riuniti all’istituto salesiano Don Bosco si preparano a ricevere la benedizione da don Angelo Santorsola prima del via alla sfilata per le vie della città.

Il saluto ai gruppi da Alessandro Cossa in rappresentanza dell'amministrazione comunale (foto L'Unione Sarda)
Il saluto ai gruppi da Alessandro Cossa in rappresentanza dell'amministrazione comunale (foto L'Unione Sarda)
Il saluto ai gruppi da Alessandro Cossa in rappresentanza dell'amministrazione comunale (foto L'Unione Sarda)

I gruppi all'Istituto "Don Bosco" (foto L'Unione Sarda)
I gruppi all'Istituto "Don Bosco" (foto L'Unione Sarda)
I gruppi all'Istituto "Don Bosco" (foto L'Unione Sarda)

I gruppi all'istituto salesiano (foto L'Unione Sarda)
I gruppi all'istituto salesiano (foto L'Unione Sarda)
I gruppi all'istituto salesiano (foto L'Unione Sarda)

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Ore 9.10 – L’Alter Nos Giovanni Ena si prepara all’investitura ufficiale e a raggiungere il municipio in sella al cavallo Quarzo. «Cosa chiedo a Sant’Efisio? Anzitutto la pace», le parole di Ena.

L'Alter Nos si prepara all'investitura ufficiale
L'Alter Nos si prepara all'investitura ufficiale
L'Alter Nos si prepara all'investitura ufficiale

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Ore 8.40 – L’emozione del maestro di launeddas Luigi Lai, che come ogni anno da mezzo secolo accompagna il santo lungo le giornate della festa. Per lui l’emozione di esserci ancora una volta e di portare avanti una tradizione, l’arte delle launeddas, riscoperta e valorizzata dopo che negli anni ‘70 era quasi scomparsa.

Ore 8.15 – In corso la santa messa nella chiesetta di Stampace, con i primi fedeli in preghiera riuniti nonostante la pioggia.

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Ore 8 – Al raduno dei gruppi una festa di colori e abiti della tradizione. Alla processione, con mamma Paola per la Pro Loco Settimo San Pietro, anche la piccola Lilia Elisa, di appena sei mesi.

Mamma Paola e la piccola Lilia Elisa, di appena sei mesi (foto L'Unione Sarda)
Mamma Paola e la piccola Lilia Elisa, di appena sei mesi (foto L'Unione Sarda)
Mamma Paola e la piccola Lilia Elisa, di appena sei mesi (foto L'Unione Sarda)

I gruppi tradizionali all'Istituto Salesiano (foto L'Unione Sarda)
I gruppi tradizionali all'Istituto Salesiano (foto L'Unione Sarda)
I gruppi tradizionali all'Istituto Salesiano (foto L'Unione Sarda)

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IL PROGRAMMA – Dopo le Sante Messe, alle 10 la partenza delle tracas, espressione dei sentimenti di affetto e gratitudine nei confronti del “protettore poderoso”. A seguire, nell’emozionante sequenza della processione, i fedeli a piedi con gli abiti della tradizione: 2.500 persone in arrivo da tutta la Sardegna.

Alle 11 la messa dell’Alter Nos, Giovanni Ena, che dopo aver ricevuto a Palazzo Bacaredda l’investitura ufficiale raggiunge la chiesetta di Stampace, cuore del culto efisiano (nella cripta sono previste messe ogni ora a partire dalle 7 e sino alle 10).

Alle 12 il Santo nel cocchio di gala, trainato dai buoi, lascia la sua “casa” per ricevere il caloroso saluto dei fedeli. Lo accompagnano la Guardiania, il rappresentante della municipalità, consorelle e confratelli dell’arciconfraternita del Gonfalone. Il corteo, animato anche dai miliziani e dai devoti a cavallo, attraversa via Azuni, Piazza Yenne, Corso Vittorio Emanuele, Via Sassari, Piazza del Carmine, Via Crispi, Via G.M. Angioy, Via Mameli, Largo Carlo Felice, Via Roma (lato Comune), Via Sassari (parte bassa) Viale La Playa, Villaggio Pescatori, Giorgino, Chiesa di Sant'Efisio a Giorgino (ore 15). Da Giorgino a La Maddalena spiaggia il Simulacro verrà trasportato dal Carro del Comando Militare Autonomo della Sardegna.

Alle 16.30 dalla Maddalena spiaggia, processione lungo la Strada Provinciale sino al raccordo con Frutti d’Oro, Su Loi con Santa Messa, Villa d’Orri con Benedizione Eucaristica nella cappella privata dei Marchesi di Villahermosa.
Alle 19 Santa Messa nella Chiesa di Sant’Efisio in Cagliari.
Alle 23 arrivo a Sarroch dove il simulacro trascorrerà la notte nella Chiesa parrocchiale di Santa Vittoria.

La colonna sonora, insieme alle launeddas e i sulitus, sará basata sui canti dei rosari e i gòcius in onore di Sant'Efisio, eseguiti principalmente in lingua sarda.

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