Il Centro di Educazione e Documentazione Ambientale e Paesaggistica del Limbara aderisce all’ottava edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, la più grande iniziativa italiana di sensibilizzazione sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale.

Il territorio di Tempio sarà coinvolto in una serie di mostre, laboratori, eventi – disseminati tra la città di Tempio e il Bosco di Curadureddu – sul tema dell’edizione 2024 del Festival: “Guardiamo al futuro”. Si parte sabato con la mostra “Archeoplastiche: lo stile incorruttibile” che di fatto inaugura la stagione espositiva 2024 del “Museo di arte ambientale Organica”. La mostra accoglie una selezione del “Museo degli antichi rifiuti” del progetto “Archeoplastica” e combina materiale plastico, forma estetica e tempo per affrontare il problema della durabilità insidiosa degli oggetti di plastica.

Gli oggetti esposti sono stati raccolti nelle spiagge italiane e i più “antichi” risalgono agli anni ’60. Come una sorta di datazione al carbonio 14 – dove l’unico (o quasi) indicatore temporale diventa il design – i visitatori potranno osservare da vicino oggetti quasi archeologici, testimoni degli effetti insidiosi dell’inquinamento. La mostra, visitabile fino al 26 giugno, è realizzata in collaborazione con Archeoplastica e la classe 3° A Classico del Liceo G. M. Dettori di Tempio, che ne ha curato l’allestimento.

“Plastic free: Ciak si gira!” è invece la mostra documentaria di un progetto di comunicazione sociale fotografica e video dell’Istituto di Istruzione Superiore T.C.G. “Don Gavino Pes” di Tempio sul tema dell’inquinamento, delle plastiche e delle microplastiche e sull'impatto negativo che i rifiuti producono sulla vita e sull’ambiente. Alla sua realizzazione hanno partecipato le classi quinte (sez. A, B e C) del Pes guidate dalla regista Laura Piras e dal fotografo Ivano Piva. La mostra è visitabile fino al 22 maggio. Il programma prevede laboratori, eventi e manifestazioni.  

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