L'uscita dall'Unione europea da parte della Gran Bretagna potrebbe portare conseguenze anche per gli animali da compagnia.

Tra le questioni che si stanno discutendo sul tema Brexit c'è, infatti, anche quello legato a cani, gatti e furetti da viaggio.

In che senso? Semplice: dal 2003 il Parlamento europeo ha istituito una regola secondo cui gli animali da compagnia hanno una sorta di passaporto europeo e possono viaggiare nei Paesi Ue senza dover passare dei periodi di quarantena. Con il Regno Unito fuori, questo "privilegio" decadrebbe.

Il pass non è altro che un certificato veterinario che attesta come l'animale abbia sostenuto la vaccinazione antirabbica almeno ventuno giorni prima della partenza. Chi non lo ha viene messo, appunto, in quarantena.

Sul tema sta discutendo la Commissione europea dove il presidente Jean Claude Juncker ha mostrato particolare interesse sulla vicenda. Il lussemburghese è padrone di un cane di razza botolo, Plato, adottato dopo essere stato soccorso da una ong tedesca.

(Unioneonline/M)

LA MAY AL TIMONE DELLA BREXIT:

© Riproduzione riservata