L'occasione è offerta dall'incontro con Gennaro Migliore, sottosegretario al Ministero della Giustizia, che oggi ha fatto visita alle carceri sarde al quale è stata sottolineata la carenza d'organico tra le fila della polizia penitenziaria: si parla di 428 unità mancanti rispetto alla pianta prevista.

Dal sindacato Uilpa, arriva la denuncia del segretario generale Michele Cireddu che, oltre a rimarcare le difficile condizioni lavorative e a suggerire un cambiamento nella gestione del settore (valorizzando le colonie agricole di Isili, Is Arenas e Mamone a discapito delle case circondariali) riferisce di una situazione ad alto rischio.

"Nel carcere di Uta continuano a pervenire detenuti che in altri Istituti si sono resi responsabili di aggressioni a danno degli agenti che uniti a quelli psichiatrici già presenti, creano un mix esplosivo" si legge nella nota diffusa dall'Uilpa.

"Un numero esiguo di 6 ispettori e 3 sovrintendenti, anziché 32 e 33 come previsto dalle piante organiche ministeriali, devono gestire una mole di lavoro insostenibile, cosi' come la carenza di circa 100 agenti in organico determina quella che può essere definita una emergenza quotidiana".

Le cose non sembrano andare meglio nel carcere di Bancali a Sassari "dove la carenza di 128 unità di polizia penitenziaria impedisce di fronteggiare in maniera adeguata i numerosi eventi critici che si verificano nelle sezioni detentive".

Cagliari e Sassari sarebbero i casi più critici, ma anche gli altri penitenziari (Tempio, Nuoro e Oristano) registrano una drammatica carenza di organico e una conseguente difficoltà nella gestione dei detenuti.

Da qui l'appello:

"Chiediamo al sottosegretario azioni concrete per integrare le 428 unità mancanti dall'organico della Sardegna, per valorizzare le colonie agricole ed impedire che i detenuti violenti continuino a rendere impossibili le attività degli istituti.

La Uil, nel caso non dovessero arrivare immediate risposte, non esiterà a mettere in atto ogni eclatante forma di protesta".
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