Delle cinque squadre retrocesse direttamente al termine del campionato di Serie C, l’Olbia, per numeri, non sta messa benissimo.

Se per punti conquistati i bianchi sono terzi a quota 26, alle spalle di Pro Sesto (35 punti) e Fermana (31) e davanti a Brindisi (25) e Alessandria (20), l’impietosa differenza reti la colloca in fondo alla classifica, con 25 gol fatti e ben 67 subiti, gli ultimi 4 all’ultima giornata in casa contro la Spal. A testimonianza della tragica stagione vissuta dai galluresi, che sperano ora nel ripescaggio.

La società sta lavorando alla domanda per essere riammessi al torneo, con un occhio al campionato di Serie D, che – stando alle dichiarazioni di Benno Räber, membro del cda dell’Olbia Calcio targata SwissPro – preparerebbero, nel caso, per vincere e tornare subito tra i professionisti. Delle squadre retrocesse direttamente chi ha beneficiato del ripescaggio o ha subito penalizzazioni nei precedenti 5 anni non può presentare la domanda di ripescaggio. Poi, ci sono le aventi diritto alla partecipazione, come le neo promosse dalla Serie D e le neo retrocesse dalla serie B (vedi il Lecco), dalle quali potrebbe arrivare qualche forfait utile a liberare posti per il ripescaggio dell’Olbia.

Dunque, le seconde squadre dei club di Serie A, come il Milan, prossimo a varare il Milan Under 23, e le vincenti dei playoff di Serie D, avversarie dirette dei bianchi nell’ipotetica graduatoria delle richiedenti il ripescaggio.

Il quadro sarà più chiaro nelle prossime settimane, dopo i playout: in programma le sfide, tra l’andata del 12 maggio e il ritorno del 19, Fiorenzuola-Novara per il Girone A, Recanatese-Vis Pesaro per il Girone B e Monterosi-Potenza e Virtus Francavilla-Monopoli per il Girone C. Anche perché per la prossima stagione, dopo il Milan Under 23, la priorità nel ripescaggio l’avrà una retrocessa dalla C, e, dopo, una vincente i playoff di D.

 

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