«I ragazzi stanno recuperando. Chi più, chi meno».

Claudio Ranieri fa spallucce e prova a mostrare i denti al destino. «Oristanio lo vedo meglio. Dossena meglio. Nandez meglio nonostante questa influenza che lo sta tormentando». Mina? «Ancora non lo vedo».

A prescindere dal bollettino medico aggiornato all’ultimo allenamento e da chi giocherà, domenica contro il Lecce l’allenatore del Cagliari si aspetta una risposta forte dalla sua squadra dopo la brutta sconfitta col Genoa.

«Che cosa ha lasciato Marassi? Questo lo vedremo in campo. È stata indubbiamente una doccia gelata», tiene a precisare nel corso della tradizionale conferenza stampa dell’anti-vigilia al “Crai Sport Center” di Assemini. «Forse ci voleva. Dopo tre partite importanti, il Genoa ci ha mangiato».

Ranieri paragona la partita col Lecce a quella giocata il giorno di Pasquetta col Verona. «Sarà molto combattuta. Loro vincono tanti duelli individuali. Giocano con le due punte e si muovono molto”. La difesa a quattro potrebbe essere una soluzione concreta per arginarli? «È una soluzione concreta, ma non l’unica possibile».

Il tempo stringe e i punti ora pesano come macigni. «Ma non è una questione di pressione. Il problema sono gli avversari che giocano molto determinati». Il Lecce con Gotti? «Di sicuro prima giocava con il 4-3-3, ora invece col 4-4-2. Il suo arrivo ha indubbiamente dato tranquillità e coscienza alla squadra». Ranieri, infine, chiede pazienza ai tifosi: «Dobbiamo pazientare. Ci dovremo conquistare il risultato metro su metro in campo».

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