Sono stati almeno 2.000 le persone arrestate nei campus universitari americani nel corso delle proteste pro-Gaza di questi ultimi giorni.

Lo riporta l'Ap sul suo sito, sottolineando che solo alla Ucla, l’università della California ci sono stati 200 fermi. Anche alla Columbia, New York, per arginare le proteste è dovuta intervenire in forze la polizia.

Sull’ondata di proteste contro l’offensiva di Israele nella Striscia è intervenuto anche il presidente Joe Biden: «Il vandalismo, il rompere vetrate, chiudere i campus e costringere a cancellare le classi non è protesta pacifica, così come non lo è minacciare o intimidire le persone». 

«Il dissenso – ha aggiunto Biden – è essenziale per la democrazia, ma non deve mai portare al disordine. L'America non è un Paese autoritario, ma neanche un Paese senza leggi. Per questo l'ordine deve prevalere».

Le manifestazioni pro-Palestina non coinvolgono solo gli atenei Usa. A Parigi la direzione di Sciences Po ha annunciato la chiusura della sua sede principale, a causa una nuova occupazione.

A Roma Tre, invece, è stata organizzata una “fiaccolata antisionista” per ricordare la morte del rettore dell'università islamica di Gaza.

(Unioneonline)

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