Lunedì 6 maggio ricorre l’81° anniversario dell'affondamento dell'Onda, il peschereccio colpito nel 1943 dalle cannonate di un sommergibile inglese al largo dell'Asinara dopo essere salpato da Porto Torres con il compito di rifornire di pescato la città e il territorio in tempo di guerra.

L’amministrazione comunale turritana, ogni anno, ricorda quel triste giorno con una cerimonia a cui prenderanno parte le autorità civili, militari e religiose del territorio, le Associazioni combattentistiche e d’arma, le associazioni civili locali e le famiglie dei caduti.

Dei 9 “eroi semplici” a bordo si salvarono soltanto in due gettandosi a mare. Eppure, qualche giorno prima, avevano segnalato la presenza di un sottomarino nemico nelle acque del Golfo. Il racconto dell'avvistamento non venne ritenuto attendibile e l’equipaggio fu costretto comunque a prendere il largo andando incontro a un tragico destino.

La commemorazione prenderà il via alle 10:30. Dopo il raduno presso la Piazza Eroi dell’Onda (nota anche come Piazza della Renaredda) sarà deposta una corona d’alloro ai piedi della palina segnaletica che riporta i nomi delle vittime. Sarà poi la volta del momento di raccoglimento sulle note del “Silenzio” a cui seguiranno gli interventi della vicesindaca Simona Fois e del consigliere comunale Gavino Ruiu, pronipote di Ciro Valente, uno dei marinai deceduti  nell’affondamento. I nove marinai dell’“Onda” erano:  Emilio Acciaro (marinaio), Paolo Bancalà (marinaio), Salvatore Fois (marinaio), Giuseppe Sandolo (comandante), Antonio Striano (pratico di bordo), Ciro Valente (marinaio), Michele Zeno (capo pesca), Antonio Gavino Sanna (fuochista) e Giovanni Esposito (fuochista).

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