A Mandas si trova ancora del vero marmo, è all’interno di una cava con calcari risalenti a un’epoca antichissima. A raccontarlo è il geologo Luigi Sanciu che, alla periferia dell’abitato del paese dell’alta Trexenta, ha individuato la presenza degli sbancamenti di una vecchia cava di marmo. «Parliamo di marmo “vero e proprio”, ossia calcari risalenti a circa 400 milioni di anni fa che subirono incredibili aumenti di temperatura e pressione, tali da modificarne la struttura interna e la colorazione», spiega Sanciu.

Si tratta di un materiale molto prezioso soprattutto dal punto di vista storico. Infatti è lo stesso marmo impiegato per la realizzazione della balaustra e della gradinata di accesso al presbiterio della chiesa di San Giacomo Apostolo. In gergo puramente commerciale il termine marmo viene esteso anche a rocce che dal punto di vista geologico non lo sono, come per esempio il “marmo di Orosei”.

La parrocchia di Mandas, sorta su un edificio del XV secolo, fu costruita in stile gotico-catalano alla fine del XVI. Secondo antichi documenti, i lavori iniziarono nel 1585, a opera di due maestri scalpellini, Gontinio Pinna e Miguel Baldabella, e furono portati a termine nel 1605, quando la parrocchiale fu consacrata. La copertura a due spioventi caratterizza il prospetto, realizzato in pietra: è posta una croce. 

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