Tutti i cinquanta stand espositivi sono stati letteralmente invasi dai circa 5 mila visitatori. Una folla immensa ha invaso l'area fieristica ai piedi del monte di Sant'Antonio dove si è svolta la prima mostra regionale degli ovini di razza sarda, con ben 16 allevamenti e oltre 600 capi, tutti selezionati, senza l'apporto delle associazioni di categoria.

Una mostra che torna in questo territorio dopo anni di oblio, dove, secondo gli amministratori comunali, c'è stato il tentativo di togliere a Macomer questo appuntamento storico, che risale a circa 120 anni.

Una grande festa e il primo bilancio proietta la manifestazione, organizzata dall'amministrazione comunale con Laore e Pro Loco, in un futuro meno incerto. Di fatto, l'assenza delle organizzazioni di categoria non si è fatta sentire, tanto che il sindaco, Riccardo Uda, con a seguito l'intera amministrazione e la maggioranza in consiglio comunale, hanno voluto fare un esperimento, convincendo prima di tutto i migliori allevatori sardi di ovini a partecipare compatti alla manifestazione.

Per l'intero settore quello di Macomer è un evento importante, che non è stata solo una vetrina, ma una grande manifestazione legata al lavoro di selezione del bestiame, che premia il sacrificio di tanti allevatori. Nella fiera di Macomer hanno lavorato tutti e si è venduto di tutto e tanto. C'è tanta soddisfazione tra gli operatori del settore e c'è soddisfazione soprattutto fra gli organizzatori, il sindaco, l'intera maggioranza in consiglio comunale, ma anche fra chi questa manifestazione la attendeva ormai da anni. Il bilancio vero e proprio sarà elaborato domani, a battenti chiusi.

© Riproduzione riservata